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il mio
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la mia
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i miei
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le mie
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il tuo
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la tua
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i tuoi
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le tue
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il suo
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la sua
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i suoi
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le sue
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il nostro
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la nostra
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i nostri
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le nostre
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il vostro
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la vostra
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i vostri
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le vostre
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il loro
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la loro
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i loro
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le loro
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L'aggettivo
possessivo esprime il rapporto di proprietà tra una persona ed un oggetto o la
relazione tra due persone.
Gli aggettivi possessivi precedono il nome e di regola sono accompagnati dall'articolo determinativo. Diversamente dall'inglese, devono essere ripetuti di fronte ad ogni nome:
·
la mia nuova bici
·
il mio nuovo profumo
Loro è invariabile, ma
l'articolo determinativo concorda in genere ed in numero con il nome che
l'aggettivo modifica.
La loro
macchina è parcheggiata in
divieto di sosta.
Le
loro macchine sono pulite.
Gli aggettivi possessivi non sono
preceduti dall'articolo
determinativo davanti a un nome indicante
parentela al singolare, quando non sia modificato o accompagnato da altri
aggettivi (fatta eccezione per loro, con cui l’articolo
è sempre usato):
Come vedi mia sorella ha una bella
famiglia!
Sua figlia si chiama Paola e suo marito si chiama Giacomo.
L’articolo è sempre usato nel plurale, con mamma, babbo e con minore,
maggiore e altri aggettivi.
La
mia mamma cucina
I
vostri zii sono
anziani
Alla
mia sorella minore
Sottolineare
l´aggettivo corretto!!!
La miei/mie/mia cittá
d´origine é Catanzaro, in Calabria. Noi calabresi amiamo la nostra/nostre/nostro
regione, le sua/sue/suoi splendide coste, i suoi/suo/sua piccoli
paesi di mare o di alta collina, e le nostri/nostra/nostre “montagne”,
cioé la Sila ed il Pollino. Io vivo qui a Catanzaro con i mio/miei/mia genitori e
sto terminando l´universitá. Anche mia
/mio/mie fratello abita qui. La sua/suoi/suo
casa é molto vicina al mare, e lui e Ivana, mia/mio/miei cognata, portano
sempre i lora/lori/loro figli in spiaggia.
In questo periodo le
miei/mia/mie giornate sono dedicate allo studio, frequento l´ultimo
anno di Legge. Ma nei miei/mie/mio progetti c´é il transferimento in una cittá grande come
Napoli, Roma o Milano. Ancora non so, ma sono sicuro di andare via da
Catanzaro. Francesca, una delle mia/mie/mio amiche, che é nata a
Firenze e vive a Verona, mi ha detto: “Voi calabresi siete un po´strani, dite
di amare la vostra/vostri/vostro terra e le vostra/vostre/vostri
tradizioni, ma il vostro/vostre/vostra vero sogno é andare via dalla Calabria. E
come tanti, anche tu vuoi cambiare cittá”. Beh, non so per gli altri ragazzi
calabresi, ma io mi sono annoiato a vivere in una cittá piccola, sempre uguale
e poco dinamica come Catanzaro. Posso anche amare i nostro/nostre/nostri
luoghi calabri, ma questo non significa che io devo vivere qui per sempre! E
poi la Calabria ha un enorme problema: la nostri/nostra/nostro disoccupazione
giovanile é una delle piú alte d´Europa, ed io invece voglio avere la possibilitá di lavorare subito dopo la laurea, fare carriera e guadagnare
molti soldi!
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